lunedì 9 marzo 2015

In tutti i sensi come l'amore di Simona Vinci


Spiacevole e disturbante (2,7 stelle) 

Ho fatto decisamente bene ad aspettare qualche giorno per recensire questo libro, perchè sull'onda delle forti emozioni suscitatemi non riuscivo a capire se mi fosse piaciuto o meno; ecco, a distanza di cinque giorni posso affermare che non mi è piaciuto.
Innanzitutto va detto che si tratta di una serie di racconti, fra i quali ve ne sono alcuni che ho apprezzato sia per l'originalità che per lo stile letterario, in compenso però ce ne sono altri dove lo stile, talvolta barcollante, non è riuscito a sopperire al disgusto che l'argomento trattato mi ha provocato.
Queste storie mi hanno lasciato addosso un profondo disagio e mi sono chiesta se ce ne fosse stato bisogno nel mondo della letteratura, in alcune pare che l'autrice abbia fatto un mero esercizio stilistico corredato un gusto dell'orrido spiccato, in altre invece viene fuori un contenuto  interessante esternato mediante una scrittura precisa, fredda, ricca.
La domanda che sorge spontanea è dove in effetti sia l'amore che appare nel titolo... vi ho trovato molti sensi, ma amore, inteso come lo intendo io (e non parlo di quello dei romanzetti rosa!) proprio non sono riuscita a scovarlo.
Quello che rimane fuori dalla mia portata è come una persona abbia potuto concepire storie del genere, sicuramente in Simona Vinci c'è della genialità e pure una creatività spiccatissima, peccato che si esprima in un modo così fastidiosamente morboso ed inquietante.
Gli unici racconti che salvo sono: Agosto nero, Da solo, Fotografie, Fuga con la bambina e In viaggio con le scarpe rosse. Degli altri avrei fatto volentieri a meno.



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