martedì 17 settembre 2013

L'uovo di Gertrudina di Laura Pariani

Pariani, Laura.
Rizzoli

Milano, 2005; br., pp. 219. 
(Scrittori Contemporanei).


ISBN: 88-17-00768-4 - EAN: 9788817007689



La vena masochista non preponderante

Laura Pariani è brava, ma proprio brava.
Camaleontica nello scrivere, si aiuta coi dialetti per calarsi nei vari personaggi ai quali da voce, e ti sembra di sentirli, ognuno con la sua calata, con la sua storia da raccontare. In questo romanzo da voce anche a sé stessa, narra la genesi di questo libro, il suo viaggio fino alla fine del mondo per raccogliere la storia di una delle protagoniste. I soggetti di cui si parla nei racconti qui raccolti sono tutte suore, tutte vite segnate dal dolore, dalla cattiveria, dalla rinuncia.
L'autrice riesce a farci immedesimare talmente nelle storie che le avvertiamo fisicamente laceranti, ci fa provare un dolore che non è liberatorio come talvolta accade, no, è un dolore irrimediabile, fatto di crudeltà, soprusi, violenze fisiche e psicologiche, nel quale non è possibile trovare un lato dolce. La cosa ancor più dolorosa è che si fa riferimento a fatti realmente accaduti, ovviamente trasfigurati dalla sapiente trasposizione della Pariani. In alcuni punti non ce l'ho fatta, ciò che leggevo era troppo tremendo, non riuscendo a sopportare tanta ferocia, ho saltato alcuni passaggi e me ne dispiaccio, ma la mia vena masochista non è abbastanza forte. Il racconto che più ho amato è "arcangeli di fumo" sul quale non anticipo nulla perché questo è un libro che comunque consiglio di leggere.
Dando voce a queste "suore mute" la Pariani offre una sorta di riscatto dalla sofferenza e dall'ombra e con queste sue parole lo si evince abbastanza bene:
"...e nelle pagine dei libri le sorti del passato possono venir buttate all'aria; per cui da una parte, i principi padri e i fratelli despoti, un tempo vincenti, ora sono schiacciati per l'eternità dalla luce del nostro disprezzo; e dall'altra, le donne che allora furono forzate e sconfitte, ancora possono rivolgerci uno sguardo di sogno."

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